domenica 4 maggio 2014

Amianto: un problema in comune

Ieri sera abbiamo assistito all’ennesima farsa del PD partecipando all’incontro dal titolo "Superare il caso amianto: progetti per l'acqua pubblica" organizzato presso la Festa di Santa Croce di Carpi.
Una campagna elettorale travestita da assemblea cittadina all’interno della festa di primavera del PD, con i muri tappezzati di poster del candidato Sindaco e un volantino che in ogni punto richiama la campagna elettorale di Bellelli.
Decisamente divertente quindi l’affermazione del presidente AIMAG che, per la seconda volta (la prima fu in conferenza stampa), richiamava il modo scorretto di trattare questo problema utilizzandolo per la campagna elettorale.
Meno divertente invece il fatto che il 7 aprile, a richiesta del comitato genitori No Amianto, un’assemblea cittadina non era necessaria, mentre il 3 maggio, a ridosso delle elezioni, la necessità c’è eccome e arriva proprio dal partitone che invita presidente AIMAG e Assessore all’ambiente che si guardano bene dal rifiutare per evitare la strumentalizzazione dell’argomento.

“Ricordiamo che a Carpi il problema amianto non riguarda solo la rete idrica ma anche un alto numero di edifici che presentano coperture in eternit, e, nonostante sia riconosciuto cancerogeno e bandito dal 1992, Carpi non è ancora in grado di fornire una mappatura precisa di questi edifici, non ha un piano di recupero, risanamento e smaltimento e presenta ancora circa 200 km di tubature in fibrocemento mettendo così in pericolo la cittadinanza e aumentando le esposizioni della stessa e dei volontari che intervengono in caso di emergenza (ad esempio il terremoto nel 2012 o la tromba d’aria che ha colpito Nonantola nei giorni scorsi).”
Queste le considerazioni che Sara Rovatti ha portato all’attenzione della platea e degli oratori intervenendo durante il dibattito. “A Rubiera – prosegue Rovatti – il Comune ha ideato e messo in pratica una serie di iniziative come il censimento tramite immagini satellitari degli edifici, controlli da parte degli operatori comunali, autocertificazioni e monitoraggio dello stato di integrità e rimozione. Il tutto gestito dall’Amministrazione. Arrivare ad un censimento non è più eludibile, mi stupisce che non sia ancora stato avviato il progetto visto il sisma che ha interessato le nostre zone e che ha messo in luce le tante fragilità del nostro territorio.”

All’Assessore Tosi Simone si chiede anche di organizzare un incontro aperto a tutti i cittadini: “E’ inaccettabile che un argomento di tale importanza non venga trattato con il massimo rilievo mediatico così da assicurare un pieno coinvolgimento della cittadinanza e di tutti gli attori coinvolti. L'amianto è un problema di tutti, una sfida per la nostra comunità che va affrontata unendo gli sforzi, le energie e le risorse per il bene comune. Quando parliamo di amianto parliamo di vero disastro ambientale ed è necessario che l’Amministrazione e AIMAG mettano a disposizione della cittadinanza tutte le informazioni relative, dagli esiti degli esami, alla composizione del particolato, al fatto che l’acqua che sgorga dai rubinetti della casa dell’acqua è la stessa che sgorga dai nostri rubinetti, senza nessun tipo di microfiltrazione.
Solo successivamente all’incontro con il comitato no amianto, dietro richiesta dello stesso, si è resa pubblica la grandezza delle fibre (< 0,1 micron) che risulterebbero quindi difficilmente contrastate da filtri che vengono acquistati per usi domestici e, sosteneva qualcuno durante la serata, forse anche da quelli ad osmosi.”

Questi gli interventi di Sara Rovatti, durante la serata che, senza forze di opposizione politica in platea, rischiava di essere un vero e proprio comizio politico in cui, invece di informare i cittadini in maniera imparziale sul problema, si sarebbe fatta una bella carrellata dei meriti e degli onori, tralasciando che per ogni piccolo passo fatto dall’Amministrazione dietro c’è sempre un comitato che lavora per mesi. 

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